Punto e a capo
Nel lontano 2003, una sera d'inizio autunno, Suor Rosanna Del Tredici del Centro di Consultazione matrimoniale della Diocesi di Vercelli e un uomo di mezza età, separato, ma legato da profondo amore alla sua Chiesa e laureato in discipline socioantropologiche, si incontrano per valutare la possibilità di dare vita ad un centro di automutuoaiuto per persone separate o divorziate, sofferenti e bisognose di ascoltarsi a vicenda e di sentirsi accolte, non solo sul piano strettamente relazionale, ma anche su quello ecclesiale.
Si esaminano documenti, si leggono esperienze e dopo poco si parte prima con una breve campagna mediatica e successivamente con un programma di incontri mensili.
Suor Rosanna -che aveva avuto l'intuizione e aveva di fatto avviato il progetto- ora si trova davanti un bel gruppetto iniziale di una quindicina di persone, aiutate nel dialogo dall'uomo separato da alcuni anni ormai e che funge da facilitatore.
Ben presto il gruppo evolve da semplice automutuoaiuto a luogo di incontro centrato su un ampio CAMPO DI INTERVENTO: sostegno all'integrità psicologica della persona, riesame della propria affettività, accettazione della intrinseca fragilità e suo superamento attraverso la valorizzazione del senso delle ferite, invito al dialogo franco ma rispettoso, stimolo pedagogico, anche in considerazione del ruolo materno e paterno esercitato dai soggetti partecipanti, capacità di riappropriarsi del senso di condivisione e della festa, riflessione sulle dimensioni della fede.
Nel corso degli anni gli incontri mensili giungono a coinvolgere una sessantina di persone con un certo turnover, e ad essi si aggiungono diversi convegni e tavole rotonde (“Separati ma genitori sempre”, “Il volto misericordioso della Chiesa”, “Quando amare è difficile: l'esperienza del perdono”). Si partecipa inoltre a convegni regionali legati all'argomento, si affronta comunitariamente il testo del card. Tettamanzi “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito” e quelli legati al Magistero della Chiesa relativamente al disagio dei separati e divorziati..
A tutto ciò si affiancano giornate di spiritualità -spesso caratterizzate da momenti di convivialità fraterna- presso santuari, parrocchie appartate o monasteri (Oropa, Crea, San Giovanni d'Andorno, Sostegno, suore di clausura d'Imperia,...). Puntualmente, a Natale e a Pasqua, nonostante attualmente si siano diradati gli incontri di automutuoaiuto, ci si ritrova per pregare, riflettere e condividere la gioia della cena.
Questa è la storia, che continua anche attraverso colloqui individuali. Per informazioni:
Punto e a capo
Centro di Consultazione Familiare
Via Francesco Dal Pozzo 8 - 13100 Vercelli
0161-251657
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